La delegazione lughese ospite dell’Altstadtfest 2013 dal 5 al 7 luglio. Missione compiuta! Era necessario ravvivare i rapporti con la città gemella tedesca, e la bandiera italiana è stata issata, per 3 giorni Lugo è stata l’ospite d’onore della più importante festa che si svolge nelle strade del centro storico della cittadina bavarese. Esibizioni musicali dal vivo in contemporanea in diversi punti della città, decine di punti di ristorazione per accontentare gli oltre diecimila visitatori che ogni anno arrivano da tutta la regione della Franconia con tre obiettivi fondamentali: bere, mangiare e ascoltare musica.
“Era da 20 anni che non si vedeva così tanta gente” ci ha confidato un ristoratore, forse la presenza di uno stand gastronomico romagnolo sulla piazza principale, proprio davanti al municipio, ha portato fortuna. Vogliamo spenderlo come un ringraziamento al Sindaco Henry Schramm che ha messo in campo tutte le risorse necessarie per accogliere il “team culinario” e la delegazione ufficiale, guidata dal Sindaco di Lugo Raffaele Cortesi, con il presidente della Associazione Gemellaggi Fabrizio Lolli e da Francesca Lizza, quest’ultima sulle orme del nonno Adriano Guerrini compianto sindaco firmatario del patto di gemellaggio nel 1974.
I tre giorni di festa si sono aperti con il tradizionale gesto della spillatura della birra dalla botticella e Schramm ha voluto lasciare l’onore al suo collega Cortesi, il quale si è rivelato un ottimo mastro birraio indossando il folcloristico grembiule per calarsi nel personaggio. Le cerimonie ufficiali sono proseguite il sabato con un ricevimento in municipio dove è avvenuto lo scambio dei doni e tutti i cittadini lughesi presenti hanno apposto la loro firma nel libro della città. Simpaticissimo il sindaco Schramm che appena ricevuta la maglietta con la scritta “Lugo di Romagna”, ha voluto subito indossarla.
Durante l’incontro ufficiale si è anche parlato di come organizzare i festeggiamenti nel 2014 per il 40° anniversario della firma del patto di gemellaggio e Fabrizio Lolli ha presentato agli amici tedeschi il consorzio Anima Lugo e la sua volontà di impegnarsi per creare collegamenti con le imprese della città tedesca e invitarle ad essere presenti ad una serie di eventi che si cercherà di creare durante l’anno e in contemporanea con la fiera biennale di settembre.
Cappelletti, garganelli, piadina, squacquerone, prosciutto, parmigiano, sangiovese, albana, ciambella; la quintessenza della romagnolità e delle aziende del nostro territorio, proposta sulla piazza del mercato di Kulmbach da Vincenzo, Natascia, Giovanni, Davide e Giorgio con la preziosa collaborazione della famiglia De Pellegrin che gestisce la gelateria Sanremo, tappa obbligatoria per gustare una fantasia di gelati prodotti con ricetta e ingredienti maniacalmente fedeli alla tradizione italiana.
Chi afferma che dopo mezza giornata a Kulmbach non c’è più nulla da vistare si deve ricredere, forse non bastano tre giorni solo per visitare tutti i musei della città. Hans Dieter Herold, figlio dello scomparso Karl Herold che assieme all’allora sindaco Stammberger avviò i rapporti con Lugo, ha accompagnato i lughesi nella visita al museo della Birra e della Panificazione. Come se non bastasse, c’è stata l’occasione di inaugurare una mostra d’arte e visitare una piccola parte del Plassemburg, la storica fortezza dalle origini medioevali sulla cima della collina, ora adibita interamente a museo.
Fa un certo effetto essere fermati per strada dagli abitanti di Kulmbach che ti citano i nomi dei lughesi che hanno conosciuto negli anni passati, Adriano Guerrini, Pippo Assirelli, Augusto Garotti, Gian Paolo Tozzi e tanti altri. Molti di loro non ci sono più ed è alla loro memoria che dedichiamo il nostro impegno per mantenere e sviluppare ciò che loro avevano iniziato e non a caso, oltre alla giovanissima Federica, hanno partecipato alla spedizione Marialena e Giada, due studentesse universitarie che hanno frequentato il liceo scientifico di Lugo. Gli studenti ed i giovani sono il futuro dei gemellaggi e per loro lo scambio con le città straniere può rappresentare uno strumento di crescita umano, culturale e professionale.
Il viaggio è finito ma l’attività culinaria continua nel temporary restaurant di Marina di Ravenna, nell’attesa di partire per la fest di Choisy-le-Roi il 6-7-8 settembre: chi viene con noi?
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