Sant’Agata, è gemellaggio !

Domenica 28 luglio, in una calda mattinata estiva, il comune di Sant’Agata sul Santerno ed i cinque comuni della regione francese del Limousin ( Saint-Paul; Eybouleuf; Saint-Denis des mures; La Geneytouse e Royères) hanno finalmente firmato il patto di amicizia che consolida un percorso iniziato alcuni anni fa, portato avanti tenacemente dal Sindaco Luigi Amadei e da tutta la giunta.

Seduti in prima fila, e particolarmente soddisfatti di assistere ai frutti del loro lavoro, il vicesindaco Lilia Borghi e Antonio Rebucci ,dirigente del settore Attività Produttive e Politiche Comunitarie della provincia di Ravenna,  Provincia di Ravenna che era rappresentata dal vice presidente Gianni Bessi.

Per sugellare questo atto formale è arrivato in Romagna anche il Presidente del Consiglio regionale del Limousin  Jean-Paul Denanot, personaggio di spicco nella politica francese, nonché amico e sostenitore del presidente François Hollande.

Denanot è stato anche ricevuto in Rocca a Lugo venerdì 26 luglio dal Presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Raffaele Cortesi e da Antonio Rebucci. L’incontro ha sottolineato l’appartenenza di Sant’Agata all’Unione dei Comuni e che da 12 anni la provincia di Ravenna è gemellata con la regione del Limousin.

I discorsi pronunciati dai sindaci durante la cerimonia hanno richiamato l’attenzione su alcuni concetti importanti:

–          Il sapere ed il saper fare sono valori importanti da condividere nelle esperienze di gemellaggio dove ognuno porta qualcosa. I benefici del gemellaggio non si vedono subito ma ogni pasto consumato assieme ci rende più ricchi.

–          La spinta che ha portato alla firma del gemellaggio sono stati i giovani e la loro volontà di partecipare in prima persona, sono loro che costruiranno insieme l’Europa di domani. C’è ancora molta strada da fare perché al momento appare un’Europa del Nord austera e una Europa mediterranea in difficoltà, ma non possiamo sfuggire dal concetto base: siamo tutti europei.

–          Ci sono elementi complementari tra le due regioni che possono creare opportunità di scambio commerciale , in Romagna c’è la ceramica ( che i francesi chiamano Faience ) a Limonges c’è la porcellana, la pianura padana è ricca di produzioni agricole, il Limousin è famoso per i suoi allevamenti di bovini da cui prende anche il nome una razza pregiata.

I cinque comuni francesi, tutti di piccole dimensioni con poche centinai di abitanti ciascuno, per riuscire a sottoscrivere questo importante accordo internazionale, si sono riuniti in un Comitato di Gemellaggio dal nome “Noblat Aigues Vives” ( nella lingua della regione significa Terra delle Acqua e Vive).

Il presidente della Associazione gemellaggi e relazioni internazionali “Adriano Guerrini” Fabrizio Lolli, che era presente alla cerimonia, ritiene che questo sia un ottimo esempio di quello che si sta cercando di realizzare in Romagna, una rete di città gemellate per collaborare alla gestione e alla promozione di questo aspetto importante della vita delle città. Soprattutto in questo momento di crisi, bisogna tralasciare i campanilismi e condividere le risorse e le opportunità.

Un piccolo comune come Sant’Agata sul Santerno ha potuto contare sulla collaborazione dei comitati per i gemellaggi e delle amministrazioni comunali di  Lugo, Cervia, Ravenna, Bagnara ed ha dimostrato che per i suoi gemelli francesi si è aperta una porta sulla Romagna e che attraverso quella porta i romagnoli possono mettersi in contatto con Limonges e la sua regione.

Il gruppo di francesi ha visitato venerdì le saline di Cervia ( un grazie e Bruna Rondoni)  ed ha passato il pomeriggio sulla spiaggia; sabato visita ai monumenti di Ravenna ( grazie agli amici delle associazioni per i gemellaggi di Ravenna); domenica passeggiata a Lugo per un gelato, visita al museo Baracca e al centro della città. Divertente l’incontro a Bagnara con un gruppo  di francesi anche loro in Romagna per uno scambio legato al gemellaggio.

La delegazione era composta da 42 persone di cui 29 studenti, tutti ospitati dalle famiglie Santagatesi che hanno partecipato allo scambio con grande entusiasmo e curiosità. La Proloco ha garantito per alcuni giorni i pasti a circa 80 persone e ogni volta era una gioia vedere quelle tavolate festose contornate dalle bandiere italiane e francesi appese anche nelle piazze e nelle strade, quasi una cartolina d’altri tempi.

Le foto:

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