Dopo l’inaugurazione di sabato 21 gennaio, continua la mostra d’arte cinese alla casa Rossini di Lugo, che resterà aperta fino al 5 febbraio. Nelle quattro sale sono esposti capolavori di varia fattura, suddivisi per soggetto in opere tradizionali della pittura a china, opere di intaglio, opere di pittura a paesaggio e opere di pittura moderna. Sono presenti mobili e vasi che collegano il mondo odierno alle radici tradizionali, anche mediante l’esposizione di oggetti e libri specifici. Particolare è la sezione paper-cut-art, in cui sono esposte interessanti opere di un artista internazionale che sarà a Lugo in occasione di un prossimo evento culturale cinese. Prima del brindisi di apertura G. Bianchi, che a soli sette anni è la più piccola “risposta culturale” di Lugo in materia di lingua cinese , ha augurato un felice nuovo anno del Drago a tutti i presenti, recitando una tradizionale filastrocca cinese. Successivamente la professoressa Jiang Hui ha voluto portare il saluto del sindaco di Tai’an, leggendo un suo messaggio, al quale ha replicato Marco Scardovi, assessore alle politiche culturali del Comune di Lugo, consegnando anche dei doni ai responsabili delle associazioni che hanno partecipato al progetto, in ricordo del suo recente viaggio in Cina. Il deus ex machina, come la definisce lo stesso Scardovi, è stata l’esperta dottoressa Jiang Hui che già in passato si era dimostrata un validissimo tramite per il Comune, essendo anche la fautrice del gemellaggio. L’ obiettivo dell’ organizzatrice della mostra è quello di estenderne la visione alle scolaresche durante i giorni feriali, al fine di fornire un tangibile collegamento a quel mondo a noi ancora tanto sconosciuto.
L’esposizione intende far conoscere questa cultura ormai così pervasiva in un mondo globalizzato come quello odierno. Perché la comunità cinese della zona non è particolarmente numerosa, ma la sua presenza a Lugo è comunque importante. Si dimostra così che i cinesi portano con sé, in ogni parte del mondo, un bagaglio culturale e di tradizioni tanto immenso come d’altronde è il loro territorio e significativo che per scoprirlo tutto ci vorrebbero anni. Per questo la mostra ha avuto un enorme successo. «C’era il pienone – dichiara Jiang Hui – con studenti cinesi dell’università di Ravenna e molti cittadini lughesi». L’ampia partecipazione testimonia il desiderio della popolazione del territorio di incontrare questa arte così diversa e sconosciuta. I festeggiamenti non si sono però limitati alla sola mostra, perché, come da programma, sono proseguiti nella vicina Massa Lombarda, al ristorante Desiderio. Nel locale un ricco ed estremamente vario menù di piatti tipici è stato servito alle oltre cento persone presenti al cenone di capodanno, tra cui anche il sindaco di Massa Linda Errani.
(tratto dall’ articolo di Cecilia Dall ‘Orso pubblicato su “il nuovo diario messaggero” del 28 gennaio 2012)
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